Recensione: L’ultimo uomo sulla Terra

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In tempi di pandemia globale tutto ci sembra cosi distopico e spezzato. Eppure tutto Γ¨ giΓ  stato apparentemente scritto, immaginato, accaduto. Ripescando nelle perle della cinematografia de-genere ,oggi parliamo di un vero e proprio capolavoro tutto nostrano con questa Recensione:L’ultimo uomo sulla Terra.

 

LA TRAMA

Il Dottor Robert Morgan cerca di contrastare una misteriosa epidemia che sta gradualmente sterminando il genere umano trasformando gli uomini in vampiri, quando Γ¨ ormai convinto di essere rimasto l’unico uomo a non esser stato contagiato scopre che forse non Γ¨ così…

ATTO DI MAESTRIA

Diretto daΒ Ubaldo RagonaΒ , questo film rappresenta una vera gemma all’interno del panorama italiano. Riscoperto e rivalutato dopo 30 anni la sfortunatissima uscita nelle sale , tratto dal capolavoro della fantascienza che è IO SONO LEGGENDAΒ diΒ Richard MathesonΒ , si cerca di riscrivere totalmente la concezione del vampiro.

Visto non piΓΉ come figura tipica di atmosfere e sembianze gotiche a cui la letteratura ci ha abituato ( Dracula di Bram Stoker o Carmilla di Le Fanu ), ma essere nato per colpa di un epidemia.

I vampiri di Ragona infatti nascono per colpa di una epidemia che fa diventare gli essere umani prima ciechi, poi li uccide e li resuscita sotto forma di vampiri.

Film assolutamente Romeriano, si respira fin dal titolo la sensazione di “finitudine” del protagonista e del suo gesto. La cura delle immagini ci fornisce un’atmosfera cupa, alle volte claustrofobica , alle volta ci farΓ  sentire il peso dei luoghi che un tempo furono degli uomini.

PALAZZI VUOTI, UOMINI SOLI

 

Lo scienziato Morgan ( magistralmente interpretato daΒ Vincent PriceΒ ) Γ¨ l’indomito eroe, colui cheΒ deve salvare il genere umano dall’estinzione. Un novello Salvatore, forse non perfetto, che assume su di sΓ¨ i peccati del mondo.

Altro grande protagonista del film Γ¨ lo spazio. Girato all’EUR di Roma, lo spazio riflette in tutto e per tutto l’atmosfera post apocalittica. Spazi agorafobici usate dalla fotografia di Franco Delli Colli , attraversati da figure spettrali, in cerca della fine.

Da vedere assolutamente .

Si trova sul Tubo

 

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1 Risposta

  1. Simone ha detto:

    Questo film Γ¨ una scoperta per me. Non sapevo che un film simile fosse stato girato in Italia, e con un: icona del calibro di Vincent Price πŸ˜ƒ. Questa recensione mi ha molto incuriosito. Da mettere nella mia lista dei film fa vedere πŸ˜‰.