Possessor: La recensione

Tempo di lettura: 2 minuti

POSSESSOR di Brandon Cronenberg (2020,Canada,UK)

Tutto suo padre. Quasi. Con questo suo secondo film, (il primo Γ¨ Antiviral del 2012), sembra di assistere ad un prodotto ben fatto ma che sembra risentire di un certo “stile” tipicamente riconducibile ad un immaginario distopico molto di moda recentemente ( esempi comeΒ Black mirror, Dead setΒ ne sono un esempio lampante).CiΓ² nonostante il film sente di alcune felici intuizioni e riesce sicuramente a farsi apprezzare . Procediamo con ordine.

LA TRAMAΒ 

Il film parte con l’immagine di una ragazza afroamericana che apparentemente senza alcun motivo accoltella selvaggiamente un uomo per poi morire in uno scontro a fuoco con la polizia. Veniamo a sapere che quel corpo era stato “posseduto” da Tasya Vos ( interpretata da Andrea Riseborough ), un’agente che lavora per conto di una societΓ  che effettua omicidi su commissione. Essa si connette tramite una speciale macchina ( con un riferimento a grandi linee al collegamento inΒ Matrix, ossia tramite un cavo attaccato direttamente al cervello ), per prendere il controllo di corpi estranei in modo tale da poter compiere assasini brutali senza lasciare traccia.

Attraverso questo sistema, entrerΓ  nel corpo di un certo Collin ( interpretato da Christopher Abbott) , per portare avanti il completamento di un’altra commissione , ossia l’uccisione del suocero ( Sean Bean ) , capo di una potente azienda. Solo che a questo punto la storia prende una piega inaspettata.

TRA TECNOCAPITALISMO E FLUIDITΓ€ DI GENERE


Versione avanzata dell’agente psichico comandato a distanza, Cronenberg gioca con l’argomento del capitalismo tentacolare, dove grazie al potere tecnologico ed economico, Γ¨ possibile compiere atrocitΓ  senza apparenti conseguenze.
La fobia di poter essere controllati a nostra insaputa tramite qualche stregoneria tecnologica, sembra accompagnare quel sentimento di alienazione , tanto presente nella societΓ  contemporanea.
Ma la realizzazione del tema ahimΓ¨, si presenta in questo film tramite piΓΉ esercizi di forma ben studiati che ben scritti. Molte sequenze appaiono interessanti ( come le sequenze legate alla possessione) dal punto di vista estetico, ma non riescono a concretizzarsi in qualcosa di piΓΉ “tangibile”.
Interessante appare il comportamento di Vos all’interno di un corpo maschile , facendoci indagare la fluiditΓ  di genere , al di lΓ  del semplice ruolo performativo del genere dato dall’estetica. Anche qui perΓ² solo abbozzato per poter andare avanti nella trama.

Considerazioni

Insomma rispetto al precedente film, Cronenberg, dopo anni di attesa, non riesce a portare alla ribalta, dei contenuti che potenzialmente potevano essere molto interessanti.Β  Egli produce un delirio cerebrale che prova a indagare temi profondi come quelli dell’identitΓ  nel mondo tecnologico, sfociando in un prodotto che sembra fatto per concorrere insieme ad altri avversari per farsi notare , piΓΉ che per realmente dire qualcosa.Β  Rimane un divertissement, cento minuti della vostra serata da riempire. Per curiositΓ  guardatelo, ditemi che ne pensate.

Cast

Andrea Riseborough
Christopher Abbott
Sean Bean
Jennifer Jason Leigh

 

 

Ti potrebbe interessare anche...

6 Risposte

  1. Noemi ha detto:

    Non ero a conoscenza di questo titolo ma dal tema trattato, nonostante tu abbia detto non sia all’altezza del precedente lavoro del regista, sono rimasta colpita. Lo aggiungerΓ² in lista, ti farΓ² sapere!

  2. Simone ha detto:

    Analisi attenta e obiettiva di un film non semplice ma che esamina un tema molto attuale: la paura di essere controllati da nuovi poteri tecnologici. Il riferimento a Matrix calza proprio a pennello.

  3. Turi ha detto:

    ChissΓ  se Sean Bean alla fine muore anche qui…

  4. Consuelo ha detto:

    Non conoscevo questo titolo e nonostante la sua “staticitΓ ” sembra abbastanza avvincente. La tematica ci tocca particolarmente e anche se sembra nascere per concorrere piuttosto che per mostrare un contenuto potrebbe ugualmente portare a una riflessione su svariati elementi della nostra quotidianitΓ . Comunque lo guarderΓ² e vi farΓ² sapere.

  5. Vanessa ha detto:

    Non avevo mai sentito nominare questo film, forse non rientra tra i generi che vedo di solito ma leggendo il tuo articolo mi sono incuriosita e credo di vederlo proprio una di queste sere!

  6. Sonia ha detto:

    Non conoscevo assolutamente questo film e devo dire che il tema della paura di essere controllati dalle nuove tecnologie ha catturato la mia attenzione. Come la paura del “diverso” nata dopo l’attentato delle torri gemelle e che ha prodotto fiumi di pellicole, anche questa “nuova paura” ha influenzato la letteratura cinematografica creando ottimi risultati come il citato Black mirror! AggiungerΓ² sicuramente questo titolo nella mia lista di film da guardare!